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ITALIANEXPO - IRAQ 2009
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FAQ
Domande frequenti sull' Iraq e il kurdistan



1) La regione del Kurdistan è sicura?
2) Quali sono le opportunità d’affari?
3) Qual è l’attuale situazione economica?
4) Qual è la situazione del sistema bancario?
5) Qual’è il rapporto tra governo e mercato?
6) Qual è il rapporto tra l’Iraq ed il Kurdistan Iracheno?
7) Come Italianexpo Iraq ha aiutato e può aiutare le aziende italiane ad entrare nel paese?
8) Qual è il panorama della concorrenza internazionale?

 


1) La regione del Kurdistan è sicura?

[..]Nel panorama dell'Iraq, purtroppo ancora caratterizzato in molte aree da diffuse condizioni di insicurezza e violenza, la Regione del Kurdistan, nelle sue tre provincie di Erbil, Dohuk e Suleimanya, conosce sostenuti ritmi di ricostruzione e di crescita economica, resi possibili da una situazione di controllo degli aspetti riguardanti la sicurezza che progessi verso la riconciliazione nazionale e la piena affermazione della pace nel resto del paese dovranno consolidare.
Nell'ambito del suo sostegno alla costruzione di un Iraq libero, democratico e federale, in pace con se stesso e con i propri vicini, condotto assieme ai partners nella NATO e nell'Unione Europea e definito nel quadro della rafforzata attività delle Nazioni Unite, l'Italia ha sviluppato nel corso degli anni iniziative umanitarie e di cooperazione nel Kurdistan iracheno. Si è trattato di iniziative del Governo ma anche della società civile e di Enti locali nel solco di consolidati rapporti di solidarietà verso il popolo della Regione curda. [..]

S.E. Maurizio Melani - Ambrasciatore d’Italia in Irak



[..]Nella Regione del Kurdistan non esistono dei conflitti politici, religiosi e etnici, è molto sicura, c’è un ambiente molto disponibile per l’attivazione commerciale.[..]

S.E. Mohammed R. Mohammed - Ministro del Commercio,
Governo Regionale del Kurdistan


[..]Come tutti gli altri prima di partire a Settembre avevo delle preoccupazioni e ce le avevamo tutti. In realtà queste preoccupazioni una volta arrivati sul posto si sono dissolte abbastanza in fretta. E' chiaro, non è il centro di milano, ma non è Baghdad. E' un posto dove si può fare , si può lavorare, si può vivere. Bisogna fare qualche piccola attenzione come bisogna fare in tutti i posti del mondo, che non siano perfettamente conosciuti da ognuno, ma è una cosa che non crea nessun tipo di problema. In questo senso credo sia una cosa abbastanza importante per chi decide di andare la prima volta lì.[..]

Alberto Ciancia - Direttore Commerciale Gedy Spa


[..]Dal punto di vista della sicurezza globale, il curdo è una persona amica, è una persona disponibile, è una persona pronta ad integrarsi con il sistema europeo piuttosto che con il sistema arabo.[..]

Gen. Luigi Orsini


[..]Da quasi tre anni giro dappertutto con la macchina, non ho scorta, a volte prendo il taxi e mi faccio accompagnare dove mi serve, faccio 250 km, Erbil - Sulemania sono 250km di viaggio tra montagne e laghi.[..]

Walter Favilla

 

2) Quali sono le opportunità d’affari?

[..]Sviluppare relazioni imprenditoriali con questa realtà, anche quale ponte verso il resto dell'Iraq, è di mutuo beneficio per l'economia della Regione, per tutto il paese e per l'Italia che alla ricostruzione e alla stabilità dell'Iraq è fortemene interessata.
Gli incontri di questi giorni e le ulteriori attività espositive previste nel Kurdistan iracheno nel corso dell'anno forniranno certamente un contributo cruciale a questo scopo.
Come è potuto emergere anche nel contesto della esposizione Italianexpo svoltasi nel settembre scorso ad Erbil, la Regione curda presenta rilevanti potenzialità per lo sviluppo di rapporti economici tra l'imprenditoria italiana e quella locale, pubblica e privata.[..]

S.E. Maurizio Melani - Ambrasciatore d’Italia in Irak



[..]Noi non abbiamo un prodotto tecnico o tecnologico, noi non andiamo a proporre impianti, ma andiamo a proporre design, articoli che sono oggetti da decorazione di un certo tipo e di un certo costo.
Ho notato che c'è una carenza totale di qualcosa di simile, e una voglia di prodotti del genere. La gente veniva nel nostro stand per vedere le cose che per loro erano assolutamente diverse, erano attratte, erano affascinate e questa è una cosa potenzialmente positiva. E' anche chiaro che dall'altra parte bisogna formare una cultura su questo determinato tipo di prodotto dove conta il design e non la funzionalità, o quanto meno la funzionalità non è il primo punto. Questo chiaramente rallenta la partenza dello svilupparsi del business in senso stretto, però il business si sta sviluppando, richiede tempo, non bisogna essere impazienti, il mercato c'è e le potenzialità ci sono. Partner seri locali si possono trovare, per molti versi c'è una mentalità abbastanza simile a quella medio orientale per cui se uno trova il partner serio può veramente cooperare al 100% senza avere timori troppo grossi e di conseguenza io ritengo sia stata un'esperienza positiva e ritengo che sia un mercato da guardare con molta attenzione.[..]

Alberto Ciancia - Direttore Commerciale Gedy Spa


 

3) Qual è l’attuale situazione economica?

[..]Il Kurdistan è molto ricco di petrolio, gas naturale e materie prime che abbiamo cominciato ad estrarre solo negli ultimi anni; non c’è neanche un metro di terreno non fertile, la nostra terra è una delle terre più ricche del mondo.
Secondo gli ultimi studi il Kurdistan Ha una popolazione di 4.000.000 di abitanti, la ricchezza del territorio può far vivere circa 40.000.000 di persone.[..]

S.E. Mohammed R. Mohammed - Ministro del Commercio,
Governo Regionale del Kurdistan



[..]Una società che sta ricostruendosi da quasi il nulla, ha da un certo punto di vista bisogno di tutto. Quello di cui paradossalmente ha meno bisogno oggi è il denaro. Il denaro serve a tutti, il Kurdistan iracheno non è una regione povera, è una regione che ha e avrà grandi possibilità economiche, ci sono le possibilità perché esiste sul territorio una buona dose di idrocarburi, perché la costituzione prevede che una percentuale del reddito globale dello stato iracheno vada alle varie province, e quindi anche alla regione autonoma curda.
Ha disponibilità di denaro perché molti curdi che all'estero hanno potuto fare fortuna in qualche maniera, hanno capito oggi che il grande sviluppo può essere un'ottima opportunità per investire i propri soldi, e quindi capitali dall'estero sono rientrati nel Kurdistan iracheno.
Non crediate che siamo di fronte a uno di quei paesi sottosviluppati che dobbiamo cercare di aiutare a svilupparsi. Qui noi possiamo offrici e saremo i benvenuti per aiutare lo sviluppo di questo paese ma non è affatto di per se un paese sottosviluppato è un paese dove c’è una cultura storica lontana nel tempo, dove ci sono capacità imprenditoriali che si sono sviluppate in condizioni difficili dentro il paese ma molto spesso con esperienze in Europa o nelle americhe.[..]

On. Dario Rivolta - Deputato al Parlamento, Commissione Affari Esteri


[..]Non si fanno i soldi dalla sera alla mattina, però posso garantire che i curdi sono ricchi, i soldi ci sono, li hanno.[..]

Gen. Luigi Orsini

 

4) Qual è la situazione del sistema bancario?

[..]Nel Kurdistan ci sono più di dieci banche internazionali che lavorano, queste banche assicurano tutte le operazione di business fatte tra il Kurdistan iracheno e i paesi esteri. Per esempio una di queste banche si chiama Banca Kurdistan, è stata fondata nel 2005, ha sviluppato rapporti con altre banche internazionali, ad esempio quella tedesca; abbiamo anche la City Bank americana che ha le filiali in tutto il mondo. Anche la Western Union ha una partecipazione nella nostra banca Kurdistan.
Nel sistema delle banche del Kurdistan hanno incominciato a diffondersi le carte di credito Visa.
Noi vogliamo portare tante altre banche internazionali per agevolare il business. Per una banca internazionale lavorare in Iraq o nel Kurdistan iracheno non è molto difficile, ci vuole un accordo con la banca centrale irachena di Baghdad. Il minimo del capitale per consentire ad una banca di aprire una sede in Iraq o nel Kurdistan iracheno deve essere almeno di 40.000.000 di dollari. I tempi per aprire la sede in Iraq sono di circa 6 mesi, per una filiale bastano 3-4 mesi.[..]

Mr. Abdullah Ahmad Abdulraheem

 

5) Qual’è il rapporto tra governo e mercato?

[..]Il Kurdistan è in transito da un sistema statale al libero mercato.[..]

S.E. Mohammed R. Mohammed - Ministro del Commercio,
Governo Regionale del Kurdistan

 

6) Qual è il rapporto tra l’Iraq ed il Kurdistan Iracheno?

[..]La costituzione irachena approvata con un referendum popolare a larga maggioranza, prevede che l’Iraq si costituisca come stato federale. La regione del Kurdistan è stata identificata dalla stessa costituzione come una regione autonoma all'interno dello stato federale iracheno.
Da quando la costituzione è entrata in vigore la regione del kurdistan iracheno ha un proprio governo, quindi anche la possibilità di effettuare scelte economiche in maniera autonoma.[..]

On. Dario Rivolta - Deputato al Parlamento, Commissione Affari Esteri

 

7) Come Italianexpo Iraq ha aiutato e può aiutare le aziende italiane ad entrare nel paese?

[..]Quando Caspani lanciò questa iniziativa, riuscì a portare con se più di 80 aziende, io ebbi l'onore di inaugurare insieme al ministro Mohammed R. proprio quella manifestazione fieristica, ho parlato con gli espositori, la maggior parte di loro dopo due giorni di esposizione si dichiarava già soddisfatta dell'interlocuzione e dei rapporti che erano stati aperti.[..]

[..]Italianexpo Iraq 2008, con l'esperienza del passato,con il forte appoggio del governo locale che già ci fu all'ora e che sarà ancora maggiore quest’anno, una fiera di sole aziende italiane, sarà a mio giudizio e non potrà essere diversamente, sarà un altro grande successo delle nostre imprese e della mutua reciproca volontà di sviluppo.[..]

On. Dario Rivolta - Deputato al Parlamento, Commissione Affari Esteri


[..]L’anno scorso, abbiamo partecipato ad Italianexpo Iraq 2007, è stata un'esperienza molto positiva e gratificante. I contatti sono stati gente pubblica che veniva a vedere, a curiosare ma anche persone molto serie che chiedevano progetti nel settore dell'agricoltura e allevamento di polli.
Durante Italianexpo 2007 mi è stata data la possibilità di conoscere due fratelli che hanno una società non indifferente a Duhok, società che ha l'intento di creare un allevamento di polli in Kurdistan. Si parla di circa 500.000 polli da allevare. Il progetto è molto costoso, con i nostri interlocutori abbiamo avuto anche un incontro in Italia, hanno visitato le nostre tre sedi ( Cuneo, Mondovì e Imperia), dopo circa sei mesi di scambio di e-mail e molte telefonate abbiamo concluso questo progetto da milioni e milioni di euro. Il progetto inizierà ad aprile 2008 e si parla di 117 container in transito da Genova a Mersin, siamo molto soddisfatti.[..]

Bruno Petracca - Responsabile Commerciale Munters

 

8) Qual è il panorama della concorrenza internazionale?

[..]Purtroppo i turchi sono più vicini di noi, per cui offrono tutto, spazzatura immondizia, tutti i prodotti di bassissimo livello e anche a basso costo, però sono disponibili ed i curdi comprano ciò che vedono ciò che hanno a disposizione. Se hanno bisogno di un frigorifero comprano il primo che trovano, se trovano quello italiano che è garantito, che dura di più, comprano quello italiano.[..]

Gen. Luigi Orsini

 
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