FAQ
Domande frequenti sull' Iraq e il kurdistan
1) La regione del Kurdistan è sicura?
2) Quali sono le opportunità d’affari?
3) Qual è l’attuale situazione
economica?
4) Qual è la situazione del
sistema bancario?
5) Qual’è il rapporto
tra governo e mercato?
6) Qual è il rapporto tra l’Iraq
ed il Kurdistan Iracheno?
7) Come Italianexpo Iraq ha aiutato
e può aiutare le aziende italiane ad entrare
nel paese?
8) Qual è il panorama
della concorrenza internazionale?
1) La regione
del Kurdistan è sicura?
[..]Nel panorama dell'Iraq, purtroppo ancora caratterizzato
in molte aree da diffuse condizioni di insicurezza e
violenza, la Regione del Kurdistan, nelle sue tre provincie
di Erbil, Dohuk e Suleimanya, conosce sostenuti ritmi
di ricostruzione e di crescita economica, resi possibili
da una situazione di controllo degli aspetti riguardanti
la sicurezza che progessi verso la riconciliazione nazionale
e la piena affermazione della pace nel resto del paese
dovranno consolidare.
Nell'ambito del suo sostegno alla costruzione di un
Iraq libero, democratico e federale, in pace con se
stesso e con i propri vicini, condotto assieme ai partners
nella NATO e nell'Unione Europea e definito nel quadro
della rafforzata attività delle Nazioni Unite,
l'Italia ha sviluppato nel corso degli anni iniziative
umanitarie e di cooperazione nel Kurdistan iracheno.
Si è trattato di iniziative del Governo ma anche
della società civile e di Enti locali nel solco
di consolidati rapporti di solidarietà verso
il popolo della Regione curda. [..]
S.E. Maurizio Melani - Ambrasciatore d’Italia
in Irak
[..]Nella Regione del Kurdistan non esistono dei conflitti
politici, religiosi e etnici, è molto sicura,
c’è un ambiente molto disponibile per l’attivazione
commerciale.[..]
S.E. Mohammed R. Mohammed - Ministro del
Commercio,
Governo Regionale del Kurdistan
[..]Come tutti gli altri prima di partire a Settembre
avevo delle preoccupazioni e ce le avevamo tutti. In
realtà queste preoccupazioni una volta arrivati
sul posto si sono dissolte abbastanza in fretta. E'
chiaro, non è il centro di milano, ma non è
Baghdad. E' un posto dove si può fare , si può
lavorare, si può vivere. Bisogna fare qualche
piccola attenzione come bisogna fare in tutti i posti
del mondo, che non siano perfettamente conosciuti da
ognuno, ma è una cosa che non crea nessun tipo
di problema. In questo senso credo sia una cosa abbastanza
importante per chi decide di andare la prima volta lì.[..]
Alberto Ciancia - Direttore Commerciale
Gedy Spa
[..]Dal punto di vista della sicurezza globale, il curdo
è una persona amica, è una persona disponibile,
è una persona pronta ad integrarsi con il sistema
europeo piuttosto che con il sistema arabo.[..]
Gen. Luigi Orsini
[..]Da quasi tre anni giro dappertutto con la macchina,
non ho scorta, a volte prendo il taxi e mi faccio accompagnare
dove mi serve, faccio 250 km, Erbil - Sulemania sono
250km di viaggio tra montagne e laghi.[..]
Walter Favilla
2)
Quali sono le opportunità d’affari?
[..]Sviluppare relazioni imprenditoriali con questa
realtà, anche quale ponte verso il resto dell'Iraq,
è di mutuo beneficio per l'economia della Regione,
per tutto il paese e per l'Italia che alla ricostruzione
e alla stabilità dell'Iraq è fortemene
interessata.
Gli incontri di questi giorni e le ulteriori attività
espositive previste nel Kurdistan iracheno nel corso
dell'anno forniranno certamente un contributo cruciale
a questo scopo.
Come è potuto emergere anche nel contesto della
esposizione Italianexpo svoltasi nel settembre scorso
ad Erbil, la Regione curda presenta rilevanti potenzialità
per lo sviluppo di rapporti economici tra l'imprenditoria
italiana e quella locale, pubblica e privata.[..]
S.E. Maurizio Melani - Ambrasciatore d’Italia
in Irak
[..]Noi non abbiamo un prodotto tecnico o tecnologico,
noi non andiamo a proporre impianti, ma andiamo a proporre
design, articoli che sono oggetti da decorazione di
un certo tipo e di un certo costo.
Ho notato che c'è una carenza totale di qualcosa
di simile, e una voglia di prodotti del genere. La gente
veniva nel nostro stand per vedere le cose che per loro
erano assolutamente diverse, erano attratte, erano affascinate
e questa è una cosa potenzialmente positiva.
E' anche chiaro che dall'altra parte bisogna formare
una cultura su questo determinato tipo di prodotto dove
conta il design e non la funzionalità, o quanto
meno la funzionalità non è il primo punto.
Questo chiaramente rallenta la partenza dello svilupparsi
del business in senso stretto, però il business
si sta sviluppando, richiede tempo, non bisogna essere
impazienti, il mercato c'è e le potenzialità
ci sono. Partner seri locali si possono trovare, per
molti versi c'è una mentalità abbastanza
simile a quella medio orientale per cui se uno trova
il partner serio può veramente cooperare al 100%
senza avere timori troppo grossi e di conseguenza io
ritengo sia stata un'esperienza positiva e ritengo che
sia un mercato da guardare con molta attenzione.[..]
Alberto Ciancia - Direttore Commerciale
Gedy Spa
3)
Qual è l’attuale situazione economica?
[..]Il Kurdistan è molto ricco di petrolio, gas
naturale e materie prime che abbiamo cominciato ad estrarre
solo negli ultimi anni; non c’è neanche
un metro di terreno non fertile, la nostra terra è
una delle terre più ricche del mondo.
Secondo gli ultimi studi il Kurdistan Ha una popolazione
di 4.000.000 di abitanti, la ricchezza del territorio
può far vivere circa 40.000.000 di persone.[..]
S.E. Mohammed R. Mohammed - Ministro del
Commercio,
Governo Regionale del Kurdistan
[..]Una società che sta ricostruendosi da
quasi il nulla, ha da un certo punto di vista bisogno
di tutto. Quello di cui paradossalmente ha meno bisogno
oggi è il denaro. Il denaro serve a tutti, il
Kurdistan iracheno non è una regione povera,
è una regione che ha e avrà grandi possibilità
economiche, ci sono le possibilità perché
esiste sul territorio una buona dose di idrocarburi,
perché la costituzione prevede che una percentuale
del reddito globale dello stato iracheno vada alle varie
province, e quindi anche alla regione autonoma curda.
Ha disponibilità di denaro perché molti
curdi che all'estero hanno potuto fare fortuna in qualche
maniera, hanno capito oggi che il grande sviluppo può
essere un'ottima opportunità per investire i
propri soldi, e quindi capitali dall'estero sono rientrati
nel Kurdistan iracheno.
Non crediate che siamo di fronte a uno di quei paesi
sottosviluppati che dobbiamo cercare di aiutare a svilupparsi.
Qui noi possiamo offrici e saremo i benvenuti per aiutare
lo sviluppo di questo paese ma non è affatto
di per se un paese sottosviluppato è un paese
dove c’è una cultura storica lontana nel
tempo, dove ci sono capacità imprenditoriali
che si sono sviluppate in condizioni difficili dentro
il paese ma molto spesso con esperienze in Europa o
nelle americhe.[..]
On. Dario Rivolta - Deputato al Parlamento,
Commissione Affari Esteri
[..]Non si fanno i soldi dalla sera alla
mattina, però posso garantire che i curdi sono
ricchi, i soldi ci sono, li hanno.[..]
Gen. Luigi Orsini
4)
Qual è la situazione del sistema bancario?
[..]Nel Kurdistan ci sono più di dieci banche
internazionali che lavorano, queste banche assicurano
tutte le operazione di business fatte tra il Kurdistan
iracheno e i paesi esteri. Per esempio una di queste
banche si chiama Banca Kurdistan, è stata fondata
nel 2005, ha sviluppato rapporti con altre banche internazionali,
ad esempio quella tedesca; abbiamo anche la City Bank
americana che ha le filiali in tutto il mondo. Anche
la Western Union ha una partecipazione nella nostra
banca Kurdistan.
Nel sistema delle banche del Kurdistan hanno incominciato
a diffondersi le carte di credito Visa.
Noi vogliamo portare tante altre banche internazionali
per agevolare il business. Per una banca internazionale
lavorare in Iraq o nel Kurdistan iracheno non è
molto difficile, ci vuole un accordo con la banca centrale
irachena di Baghdad. Il minimo del capitale per consentire
ad una banca di aprire una sede in Iraq o nel Kurdistan
iracheno deve essere almeno di 40.000.000 di dollari.
I tempi per aprire la sede in Iraq sono di circa 6 mesi,
per una filiale bastano 3-4 mesi.[..]
Mr. Abdullah Ahmad Abdulraheem
5)
Qual’è il rapporto tra governo e mercato?
[..]Il Kurdistan è in transito da un sistema
statale al libero mercato.[..]
S.E. Mohammed R. Mohammed - Ministro del
Commercio,
Governo Regionale del Kurdistan
6)
Qual è il rapporto tra l’Iraq ed il Kurdistan
Iracheno?
[..]La costituzione irachena approvata con un referendum
popolare a larga maggioranza, prevede che l’Iraq
si costituisca come stato federale. La regione del Kurdistan
è stata identificata dalla stessa costituzione
come una regione autonoma all'interno dello stato federale
iracheno.
Da quando la costituzione è entrata in vigore
la regione del kurdistan iracheno ha un proprio governo,
quindi anche la possibilità di effettuare scelte
economiche in maniera autonoma.[..]
On. Dario Rivolta - Deputato al Parlamento,
Commissione Affari Esteri
7)
Come Italianexpo Iraq ha aiutato e può aiutare
le aziende italiane ad entrare nel paese?
[..]Quando Caspani lanciò questa iniziativa,
riuscì a portare con se più di 80 aziende,
io ebbi l'onore di inaugurare insieme al ministro Mohammed
R. proprio quella manifestazione fieristica, ho parlato
con gli espositori, la maggior parte di loro dopo due
giorni di esposizione si dichiarava già soddisfatta
dell'interlocuzione e dei rapporti che erano stati aperti.[..]
[..]Italianexpo Iraq 2008, con l'esperienza del passato,con
il forte appoggio del governo locale che già
ci fu all'ora e che sarà ancora maggiore quest’anno,
una fiera di sole aziende italiane, sarà a mio
giudizio e non potrà essere diversamente, sarà
un altro grande successo delle nostre imprese e della
mutua reciproca volontà di sviluppo.[..]
On. Dario Rivolta - Deputato al Parlamento,
Commissione Affari Esteri
[..]L’anno scorso, abbiamo partecipato ad Italianexpo
Iraq 2007, è stata un'esperienza molto positiva
e gratificante. I contatti sono stati gente pubblica
che veniva a vedere, a curiosare ma anche persone molto
serie che chiedevano progetti nel settore dell'agricoltura
e allevamento di polli.
Durante Italianexpo 2007 mi è stata data la possibilità
di conoscere due fratelli che hanno una società
non indifferente a Duhok, società che ha l'intento
di creare un allevamento di polli in Kurdistan. Si parla
di circa 500.000 polli da allevare. Il progetto è
molto costoso, con i nostri interlocutori abbiamo avuto
anche un incontro in Italia, hanno visitato le nostre
tre sedi ( Cuneo, Mondovì e Imperia), dopo circa
sei mesi di scambio di e-mail e molte telefonate abbiamo
concluso questo progetto da milioni e milioni di euro.
Il progetto inizierà ad aprile 2008 e si parla
di 117 container in transito da Genova a Mersin, siamo
molto soddisfatti.[..]
Bruno Petracca - Responsabile Commerciale
Munters
8)
Qual è il panorama della concorrenza internazionale?
[..]Purtroppo i turchi sono più vicini di noi,
per cui offrono tutto, spazzatura immondizia, tutti
i prodotti di bassissimo livello e anche a basso costo,
però sono disponibili ed i curdi comprano ciò
che vedono ciò che hanno a disposizione. Se hanno
bisogno di un frigorifero comprano il primo che trovano,
se trovano quello italiano che è garantito, che
dura di più, comprano quello italiano.[..]
Gen. Luigi Orsini
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