
IRAQ: INVESTIMENTI STRANIERI PER SADR CITY.
OLTRE 75.000 APPARTAMENTI
PER MODERNIZZARE LA CAPITALE.
Baghdad invita le società straniere
a investire nei progetti di modernizzazione
del quartiere di Sadr City,nella parte orientale
della capitale irachena,
chiedendo di partecipare alla progettazione
e costruzione di 75.000 unità abitative.
È solo la prima fase di un piano,
del valore di 10 miliardi di dollari,
e che prevede 150.000 appartamenti,
università, strutture sanitarie, edifici variamente
adibiti a servizi e locali di intrattenimento.
«Costruiremo con uno stile differente» ha dichiarato il
sindaco di Bagdad Saber al-Issawi said, sottolineando
come la richiesta di investimenti esteri risponde alla
domanda di qualità, affrancandosi
dalla logica del "low-cost".
In cantiere anche un ulteriore progetto
per la futura realizzazione di allogi
nella parte occidentale di Bagdagd,
per un valore stimato intorno ai 6 miliardi di dollari.
Fonte: Reuters
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IRAQ: CONSORZIO ITALIANO FIRMA CONTRATTO PER PORTO AL FAW
Il nuovo porto iracheno di Al Faw sarà anche Made in Italy.
Impregilo, Fincosit, Todini, Moratti, Condotte, Technital, Progetto Europa,
Sima, Rsg Progetti - facenti parti del Consorzio delle grandi imprese -
sono le aziende italiane che hanno siglato a Baghdad, lo scorso 15 gennaio,
il contratto per la realizzazione del progetto del grande porto di Al Faw,
con il ministro dei Trasporti Abdul-Jabbar Ismail e il ministro della
Pianificazione Ghalib Baban.
Valore del contratto: 47 milioni di euro.
Il porto, che rappresenta una delle maggiori infrastrutture nel piano
di ricostruzione dell'Iraq, prevede la realizzazione di oltre 10 chilometri di banchine,
aree di stoccaggio merci e silos per grano per 4,6 milioni di metri quadri, un milione
di metri quadri di strade, ferrovie e servizi.
«La firma - come dichiarato dal Ministro Scajola - è un evento molto importante
che corona mesi di impegno e di trattative delle imprese e del governo per la realizzazione
di un'opera fondamentale per tutta l'area del Golfo, che aiuterà il nuovo Iraq nel suo difficile
cammino verso la pace e il benessere.
L'Italia conferma anche in questa occasione
il proprio impegno per la soluzione dei conflitti, e la validità del suo sistema imprenditoriale».
Fonti: Milano Finanza, MISE, Il Sole 24 Ore-Rediocor
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Iraq, L’ENI firma l’accordo finale per il petrolio di Zubair

E’ fatta. L’ENI ha firmato oggi con il governo iracheno l’accordo finale relativo al giacimento di Zubair, che si trova nel sud, a capo di un consorzio del quale fanno parte anche la statunitense Occidental Petroleum Corp. e la sudcoreana Korea Gas Corp.
L’annuncio in un comunicato diffuso oggi dalla compagnia petrolifera italiana.
Si tratta di un “contratto di servizio”, nel quale cioè la compagnia straniera viene pagata per il lavoro fatto, ma non partecipa agli utili della produzione (a differenza di quanto avviene nei cosiddetti Production Sharing Agreement). Esso avrà una durata di 20 anni, prorogabili di cinque anni.
L’investimento previsto è di circa 20 miliardi di dollari (14 miliardi di euro)
Zubair, un giacimento che si trova nel sud dell’Iraq, ed è uno dei maggiori del Paese, con riserve stimate in 4 miliardi di barili, verrà sviluppato da una joint venture, in cui l’ENI ha una quota del 32,81%, la Occidental Petroleum Corp. il 23,44%, e la Korea Gas Corp. il 18,75%.
Il 25% resta al ministero iracheno del Petrolio, attraverso la Maysan Oil Company, una delle tre compagnie di Stato... continua ->
Fonti: Osservatorio Iraq
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VIET NAM: EMESSE OLTRE 1 MILIONE DI CARTE DI CREDITO VISA

Si registra un significativo cambiamento nelle modalità di pagamento
e acquisto da parte dei consumatori e commercianti vietnamiti.
Ci si riferisce alla crescita dei pagamenti elettronici
ricorrendo all'uso della carta di credito, ritenuta più sicura e più efficiente,
oltre a offrire quella nota "sicurezzaa psicologica" che si lega agli imprevisti
e alla possibilità di dilazione nei pagamenti.
Dal 2005 ad oggi VISA è passata da un'emissione di 100.000
a più di 1 milione di carte di credito rilasciate in Viet Nam,
come dichiarato in questi giorni da Peter Maher, direttore generale
di Visa per il Sud-est asiatico, nel corso di un meeting ad Ho Chi Minh City
con i rappresentanti della Banca dello Stato del Vietnam (SBV).
Il dato, positivo, se da un lato è il risultato delle strategie commerciali di Visa
atte a rafforzare i rapporti con i partner asiatici,
dall'altro testimonia la volontà del Paese di spingere le riforme del governo
verso una maggiore apertura del proprio mercato, soprattutto per le banche estere.
Il Viet Nam si conferma, come affermato dallo stesso Maher,
"il mercato emergente" dell'intera area del Sud-est asiatico.
Fonti: The Saigon Time
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