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IRAQ: ITALIA E AUSTRALIA PARTECIPANO ALLA COSTRUZIONE
DI DIGHE


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IRAQ: IMPRESE RUSSE INVESTONO
A WASSET


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IRAQ: DIVERSIFICARE L’ECONOMIA
E INVESTIMENTI ESTERI


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FRANCIA: PRINCIPALE PAESE EUROPEO A INVESTIRE IN IRAQ


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MAJIDI MALL: IL NUOVO VOLTO DI ERBIL


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RIPARTE IL TURISMO A SUD DELL'IRAQ: TERRE ENTIÈRE APRE A NASSIRIYA


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IRAQ: PROGETTO PER SVILUPPO MULINI


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IRAQ: ENI E EXXON MOBIL
IN TRATTATIVA PER GESTIONE
RISORSE IDRICHE


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ETIHAD AIRWAYS: AL VIA LE ROTTE
PER BAGHDAD E ERBIL


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IRAQ: COSTRUZIONE ALLOGGI
PRIORITÀ DEL PAESE


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IRAQ: APPROVATA NUOVA COMPAGNIA PETROLIFERA DI STATO


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AUSTRALIA PRONTA A COLLABORARE
E INVESTIRE IN KURDISTAN


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GULF AIR SI ESPANDE
NEL KURDISTAN IRACHENO


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IRAQ: WASIT INVESTE NEL TURISMO


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BUIILD THE FUTURE IN KURDISTAN

Angelo Caspani e ItalianExpo Iraq:
il coraggio di chi ha scommesso
in Kurdistan e promosso il Made in Italy

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KURDISTAN IRACHENO:
BOOM RISTORAZIONE A ERBIL


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DITEC IN IRAQ: PORTE AUTOMATICHE MADE IN ITALY


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KIRKUK: CAPITALE DELLA CULTURA IRACHENA PER IL 2010


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IRAQ: SOCIETÀ OLANDESE INVESTE
A BASSORA


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IRAQ - ITALIA: COOPERAZIONE
PER PROGETTI IDRICI


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IRAQ: RADDOPPIATE
LE UNITÀ ABITATIVE


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KURDISTAN IRACHENO:
NUOVO AEROPORTO A ERBIL


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240 IMPRESE IRACHENE APRONO
AGLI INVESTITORI ESTERI


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AVEVA GROUP IN IRAQ CON SIDCCO


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 NEWS






IRAQ: ITALIA E AUSTRALIA  PARTECIPANO ALLA COSTRUZIONE DI DIGHE

Il Ministero Iracheno delle Risorse Idriche ha ufficialmente invitato le compagnie italiane e australiane a prendere parte ai progetti previsti dal governo per la realizzazione e ristrutturazione di dighe nelle diverse province irachene, per rilanciare l’irrigazione agricola del Paese.

Lo ha reso noto, lo scorso sabato 24 aprile, il consulente del suddetto Ministero, al-Jaber Hassanein, precisando che il Ministero è già in trattativa con circa 20 aziende dell’ Italia e dell’ Australia con esperienza nel settore della ricostruzione di dighe e riabilitazione degli impianti già esistenti.

Nello specifico, le imprese italiane sono state incaricate di supervisionare i primi lavori di riabilitazione della diga di Kut, con dispositivi di propulsione e di sviluppo di uscite meccaniche. L’ Iraq possiede decine di dighe che hanno bisogno di particolare manutenzione soprattutto nelle province di Mosul e Wassit.

La progettazione delle dighe era iniziata sotto il vecchio regime, trascurandone l’uso per il i settori dell’agricoltura e dell’irrigazione. Ad oggi, il Ministero delle Finanze iracheno ha già stanziato 75,5 miliardi di dinari iracheni per la costruzione di piccole e grandi dighe, opere complementari e la riabilitazione di quelle già esistenti nel nord e nelle zone centrali e del sud del Paese. Martedì 27 è stato intanto firmato dal Ministero Iracheno delle Risorse Idriche un contratto per la costruzione di una diga nella provincia settentrionale di Diala per un costo di 30 miliardi di dinari iracheni.

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Fonte: AKNEWS – Aswat al Iraq

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IRAQ: IMPRESE RUSSE INVESTONO A WASSET




Un gruppo di aziende russe investirà nella provincia irachena di Wasset, per un valore complessivo di 100 milioni di dollari. Una delegazione, portavoce del gruppo delle imprese russe, in visita nella provincia, ha dichiarato che le società sarebbero interessate a investire nei settori dell’agricoltura, dell’industria, della sanità e dell’edilizia abitativa.

Espressa anche la volontà a partecipare alla costruzione di nuovi ospedali. La provincia di Wasset si è già impegnata a fornire tutti i servizi necessari ad accogliere le compagnie e garantire la sicurezza indispensabile per i dipendenti della stesse.

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Fonte: Alsumaria TV

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IRAQ: DIVERSIFICARE L’ECONOMIA E INVESTIMENTI ESTERI


Attrarre gli investimenti esteri, ridurre la burocrazia, proporre un modello misto di “production sharing” per recuperare le imprese di proprietà di stato: sembra questa la ricetta per il futuro dell’Iraq, atta a promuovere un’economia variegata e non basata esclusivamente sul petrolio.

Lo ha dichiarato Sami al-Araji, presidente della Commissione Nazionale per gli Investimenti in Iraq, (NCI)nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Reuters, confermando la volontà a portare avanti lo sviluppo dell’economia del Paese, in attesa della formazione definitiva del governo dopo le elezioni dello scorso 7 marzo: «Qualunque sia il prossimo governo iracheno, e chiunque lo guiderà, le riforme economiche volte a creare un’economia diversificata non verranno abbandonate».

La NCI ha già individuato 750 progetti nel settore delle infrastrutture per un valore complessivo di 600 miliardi di dollari, gran parte dei quali sono già stati inseriti nel piano di sviluppo quinquennale approvato.

I progetti spaziano dalla costruzione di centrali elettriche, alle strade, dai ponti agli ospedali, dagli impianti per il trattamento delle acque all’edilizia residenziale, per citarne solo alcuni. Nel facilitare le compagnie straniere a investire, sarà importante, come affermato dallo stesso Sami al-Araji, porre mano alla riduzione della burocrazia che ad oggi rappresenta il maggior ostacolo agli investimenti esteri.

Per quanto riguarda le imprese di proprietà dello stato, l’obiettivo non è quello di dismetterle o venderle completamente agli investitori esteri, bensì attuare un sistema di production sharing. Si tratta in sostanza di un modello di “condivisione della produzione”, in cui alle compagnie straniere viene chiesto di riabilitare e riavviare le imprese irachene di proprietà dello Stato, divendone i profitti con il governo.

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Fonte: Reuters

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FRANCIA: PRINCIPALE PAESE EUROPEO A INVESTIRE IN IRAQ




Nell’ultimo anno la Francia si è impegnata in modo significativo a sostenere l’ingresso delle sue imprese nel mercato iracheno, contribuendo con investimenti esteri diretti allo sviluppo dell’economia dell’Iraq.

A confermarlo è il portavoce del governo iracheno Ali Al-Dabbagh, che ha dichiarato in questi giorni come sia proprio la Francia il primo paese, tra quelli europei, ad aver maggiormente contribuito alla ricostruzione del Paese. Solo negli ultimi mesi sono state oltre 60 le compagnie francesi che hanno deciso di investire in Iraq, partecipando alla realizzazione di importanti progetti legati alla modernizzazione delle infrastrutture, rese fatiscenti dai lunghi anni di assedio e guerra.

Precisa Al-Dabbagh: «Le società francesi hanno avuto un ruolo preciso nello sviluppo della realtà economica e degli investimenti durante l'ultimo periodo, seguite dagli Stati Uniti, l'Iran e la Gran Bretagna, in particolare per quanto riguarda il settore degli alloggi, i progetti di ricostruzione e quello dei trasporti». Uno degli ultimi investimenti francesi è firmato Lafarge. Il colosso francese e maggior produttore al mondo di cemento ha investito 600 milioni di dollari per aggiornare la produzione di due aziende di cemento irachene. Le due aziende, che sono situate nella città settentrionale curda di Sulaimaniya, produrranno 5 milioni di tonnellate di cemento all’anno.

Le parti hanno inoltre firmato un memorandum d’intesa, per il settore dell’edilizia abitativa, in base al quale la società francese Lafarge venderà la produzione di cemento al Ministero iracheno che sovraintende alla costruzione degli alloggi. Lo scorso marzo un’altra convezione è stata firmata tra il Governo francese e il Governo iracheno, al fine di incentivare gli scambi e la cooperazione economica tra i due paesi.

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Fonte: AKNEWS – IRAQ-BUSINESS NEWS

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MAJIDI MALL: IL NUOVO VOLTO DI ERBIL



The shopping Paradise! 135.000 mq di spazio di vendita al dettaglio su 3 piani, 20 ristoranti fast-food e caffè, 1 pista da bowling a sei corsie, 1 area giochi per bambini, 2 piani interamente dedicati alla moda uomo, donna e bambino, 1 parcheggio per 2.500 veicoli Inaugurato il 27 novembre scorso, Majdi Mall è il polo commerciale dedicato allo shopping di lusso, sulla strada per Koya, nella parte est di Erbil, capitale della Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno.

Un interessante video, realizzato in collaborazione con il gruppo Hewa, illustra nel dettaglio la storia, la progettualità e l’importanza del centro commerciale, evidenziando il nuovo ruolo strategico di Erbil come una delle nuove capitali dello shopping in Iraq e in tutto il Medio Oriente. I negozi, all’interno di Majidi Mall, offrono una vetrina di marchi internazionali e note griffe, che arrivano in Iraq per la prima volta: Mango, Adidas, Calvin Klein Jeans, Diesel, Puma, Nike, Ecco, Aizone, Mavi Jeans, Gap, Zen Diamonds, Guess, G-Star, Barshka, Levis, Triumph, Swiss Time, LG, Tissot, Longines, Coca Cola, Sprite, Pepsi, Kelloggs, Barilla, Knorr, Maggi, Colgate-Palmolive, Dove, Nivea per citarne solo alcuni. Decora l'esterno dell'edificio e l'ingresso principale una singolare torre con orologio che i piloti hanno già battezzato come il "Big Ben di Erbil".

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RIPARTE IL TURISMO A SUD DELL'IRAQ: TERRE ENTIÈRE APRE A NASSIRIYA




Terre Entière, il tour operatour francese specializzato in viaggi turistici culturali e religiosi, ha aperto una nuova filiale nella città irachena di Nassirya, puntando a riportare i turisti occidentali nella terra dei due fiumi Tigri e Eufrate, dove ha avuto inizio la civiltà.

Dopo i tours organizzati nel Kurdistan Iracheno, dove è presente con la propria agenzia locale "Babel Tours" ad Ankawa vicino a Erbil, Terre Entière è pronta ad offrire un nuovo percorso culturale, a sud dell'Iraq, che ha chiamato "Mesopotamia: nascita della storia". Il primo viaggio si terrà dal 6 al 19 giugno prossimo; i successivi avverranno regolarmente ogni 3 settimane a partire da settembre. Nove giorni, al costo di 2.500 euro, nella regione che il direttore dell'agenzia, Hubert Debbash, ama definire paradiso d'Oriente, attorno alla capitale della provincia di Dhi Qar.

Qui le dinastie che si sono succedute hanno avuto a che fare con il materiale più fragile della Mesopotamia e con l'assenza di roccia, portandole a costruire non opere imponenti come quelle delle civiltà confinanti (Egitto), ma a inventare l'arte della finezza offrendosi in tutta la sua delicatezza e bellezza. È la zona dell'antica capitale sumera in cui sorge la celebre Ziggurat risalente al III secolo a.C. I turisti saranno accompagnati da un archeologo a visitare una delle culle delle civiltà, Ur dei Caldei, il luogo dove, secondo la Bibbia, nacque Abramo e che ha mantenuto la sua importanza di vitale centro urbano fino alla conquista di Alessandro Magno. Altre tappe d'obbligo del tour saranno la città di Babilonia e la caratteristica regione delle paludi:un ecosistema unico al mondo e che per decenni è rimasto chiuso ai visitatori, utilizzato negli anni della guerra come guerriglia contro il regime di Saddam Hussein.

La popolazione locale ha manifestato già i primi entusiasmi per la ripresa del turismo nella parte meridionale del paese. Commenta Hubert Debbash nel corso di un'intervista in merito ai nuovi progetti in Iraq : "Per i nostri amici nella regione è un evento atteso. Dopo anni di deserto e di notte, questa visita è considerata una fonte di gioia e di rinascita".

Leggi l'intervista a Hubert Debbash qui ->

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France24 International news - Tours-Babel - Terre Entière - Osservatorio Iraq


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IRAQ: PROGETTO PER SVILUPPO MULINI

Il Ministero del Commercio Iracheno ha elaborato un piano integrato per innovare l’attività dei mulini e migliorare la qualità della farina prodotta, invitando le imprese specializzate e di alta tecnologia a prendere parte al progetto. 20 società arabe hanno già espresso l’intenzione di voler partecipare attivamente e investire nelle forniture per lo sviluppo dei mulini.

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Fonte: Aknews

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IRAQ: ENI E EXXON MOBIL IN TRATTATIVA PER GESTIONE RISORSE IDRICHE

Il Ministero Iracheno del Petrolio ha reso noto in questi giorni che un importante progetto per la gestione delle risorse idriche dovrà essere avviato nel sud dell'Iraq, per far fronte ai problemi che condizionano lo sviluppo dei giacimenti petroliferi.

Capofila del progetto è l'americana Exxon Mobile che, secondo le dichiarazioni dell'amministratore delegato Rex Tillerson, sta ancora valutando i termini e le condizioni della propria partecipazione. Al progetto, del valore di parecchi miliardi di dollari, dovrebbero prendere parte, oltre al colosso USA, anche l'italiana ENI che opera sul giacimento di Zubair, la russa Lukoil, la cinese China National Petrolum e la malese Petronas.

Il progetto è stato studiato per poter produrre quotidianamente dai 10 ai 12 milioni di barili d'acqua, da reiniettare nel sottosuolo dei giacimenti interessati. L'utilizzo di questa tecnica permetterà di mantenere la pressione nel giacimento, riducendo nello stesso tempo l'impatto ambientale.

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Fonte: Borsa Italiana MF Dow Jones

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ETIHAD AIRWAYS: AL VIA LE ROTTE PER BAGHDAD E ERBIL

La compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti, Etihad Airways, ha annunciato che dal prossimo 26 aprile riprenderà i collegamenti fra Abu Dhabi e Baghdad. Previsti 5 voli a settimana operati con Airbus 320.

Dal 1° di giugno sarà coperta anche la tratta a nord dell’Iraq con voli operativi su Erbil, capitale della Regione Autonoma del Kurdistan iracheno. James Hogan, CEO di Etihad Airways, ha così commentato la notizia: «Siamo impegnati a costruire e rafforzare i legami nella nostra regione e siamo lieti che Etihad sarà la prima compagnia degli EAU a volare in Iraq.

Ci aspettiamo una forte domanda su tali rotte, in particolare da parte di chi viaggia per affari».

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Fonte: The National

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IRAQ: COSTRUZIONE ALLOGGI PRIORITÀ DEL PAESE




Secondo uno studio condotto da “UN-HABITAT”, l’agenzia degli Stati Uniti che si occupa dello studio e programma degli insediamenti umani promuovendone uno sviluppo urbano sostenibile, l’Iraq è in pieno fermento nella costruzione di case e unità abitative per soddisfare la pesante carenza di alloggi.

Si stima che circa il 60% delle case nella sola capitale Baghdad hanno bisogno di importanti ristrutturazioni e che le zone periferiche e disagiate di Sadr City e Ur necessitano di interventi urgenti.

Il 2010 è pertanto l’anno decisivo in cui i governi locali di tutto il paese stanno cercando di affrontare il fabbisogno degli alloggi, con l’attuazione di numerosi progetti e il ricorso a investimenti pubblici e privati con significative partecipazioni estere da parte delle compagnie interessate alla ricostruzione. Maysan, Wasit, Muthanna, Qadisiyah, Bassora, Najaf, Dhi Qar e Diyala sono alcune delle città irachene che rientrano nei piani di sviluppo annunciati per l’anno in corso. Le opere edili più grandi sono in programma per Baghdad.

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Fonte: Iraq Business news

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IRAQ: APPROVATA NUOVA COMPAGNIA PETROLIFERA DI STATO




Si chiama Midland Oil Company ed è la neonata compagnia petrolifera di stato irachena.
L’approvazione è arrivata martedì 13 aprile dal Consiglio dei ministri iracheno destinando 85.000 dollari per i lavori di avvio. Si tratta della quarta compagnia statale che, affiancandosi alle 3 attive - North Oil Company, South Oil Company e Maysan Oil Company – si occuperà dello sviluppo dei giacimenti localizzati nell’area centrale dell’Iraq.

La gestione di questa zona, che comprende la capitale Baghdad e le province limitrofe come Anbar, Babil, Diyala, Diwaniyah, Karbala e Wasit, permetterà all’Iraq di portare avanti il piano strategico di aumento del greggio. Dopo aver firmato, nel 2009, 10 accordi petroliferi con le major internazionali, tra cui l’italiana Eni, ora l’obiettivo è quello di quadruplicare in 7 anni la produzione attuale di greggio che è pari a 2,4 milioni di barili al giorno.

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Fonte: Pukmedia - Iraq Business news - Osservatorio Iraq

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AUSTRALIA PRONTA A COLLABORARE E INVESTIRE IN KURDISTAN


Una delegazione australiana, guidata dal Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Ray Najar, è in visita nella Regione Autonoma del Kurdistan, nella provincia di Dahuk. per discutere le reciproche iniziative finalizzate a migliorare gli scambi commerciali e le relazioni tra i due paesi. La delegazione ha manifestato particolare interesse per gli investimenti nel settore agricolo: esaminato ad esempio il caso della fornitura di grano e di sementi per ortaggi necessari a potenziare l’agricoltura nei 4.500 villaggi distrutti o danneggiati ai tempi del regime di Baath. Ray Najar conferma inoltre la volontà a collaborare e investire anche in altri settori, incoraggiando le società australiane a cogliere le opportunità di business nella Regione e nel resto dell’Iraq.

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Fonte: Aknews

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GULF AIR SI ESPANDE NEL KURDISTAN IRACHENO




Gulf Air, la compagnia di bandiera del Regno di Bahrain, rafforza la propria presenza in Iraq ed estende la propria rete di voli nella Regione Autonoma del Kurdistan.

La compagnia, che quest’anno festeggia il suo 60° anniversario con circa 56 destinazioni in tutto il Medio Oriente, Asia, Europa e Africa, inserirà tra le rotte, entro la fine del 2010, la città di Sulaimanya.

La scelta di servire la seconda città più importante del Kurdistan, dopo la capitale Erbil, rientra nel piano strategico di espansione di Gulf Air in Iraq, investendo nel grande mercato dell’aviazione irachena non ancora del tutto esplorato.

Tra gli obietti strategici c’è quello di aumentare la frequenza giornaliera dei voli regionali già attivi su Baghdad, Najaf e Erbil, in risposta al flusso di visitatori del Bahrain verso zone prima inaccessibili e ora più sicure e aperte al turismo. Sino al 2009, la maggior parte dei visitatori provenienti dal Bahrain erano pellegrini sciiti desiderosi di visitare i santuari nelle città meridionali di Najaf e Karbala.

Oggi il Kurdistan, oggetto di attrazione per gi uomini d’affari, è stato strategicamente inserito tra le mete turistiche più popolari del Medio Oriente e potrebbe nel vicino futuro determinare un aumento dei cittadini del Bahrain che desiderano visitare la Regione.

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Fonte: kurdishglobe

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IRAQ: WASIT INVESTE NEL TURISMO


Un complesso turistico, del valore di 1 miliardo di dollari, sarà realizzato nella provincia irachena di Wasit. La struttura, che sarà costruita nei pressi della cittadina Al-Kut, a circa 100 miglia a sud-est di Baghdad, si estenderà su un'area di 500.000 mq e comprenderà hotel, villette, piscine, un anfiteatro, un parco divertimenti e altre aree di accoglienza per i turisti.

Lo ha reso noto in questi giorni il Ministero del turismo iracheno, precisando che il Governatorato della provincia di Wasit ha invitato le compagnie straniere a partecipare al progetto con investimenti diretti, unendosi agli investitori locali già interessati alla costruzione delle varie opere .

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Fonte: AMEinfo.com

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BUIILD THE FUTURE IN KURDISTAN


Angelo Caspani e ItalianExpo Iraq:
il coraggio di chi ha scommesso in Kurdistan e promosso il Made in Italy.




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Fonte: kurdishglobe

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KURDISTAN IRACHENO: BOOM RISTORAZIONE A ERBIL


È in piena espansione il settore della ristorazione nella capitale curda Erbil. Negli ultimi 10 anni, la città e la sua provincia hanno visto fiorire ristoranti e fast-food, registrando un bilancio positivo e per il segmento del food e dell’ospitalità, allargata alle attività di turismo e delle strutture ricettive, specie quelle alberghiere. Secondo le stime dell'ultimo censimento, il significativo aumento della popolazione – quasi 1 milione in soli sei anni – ha avuto un impatto rilevante nella nascita di nuovi ristoranti e hotel.

Una crescita accolta positivamente da parte degli stessi proprietari dei ristoranti storici, che hanno manifestato ottimismo per la diffusione dei locali nel Governatorato di Erbil, segno di una più ampia crescita economica di tutta la Regione. Manifestata al contempo la necessità di formarsi e apprendere strategie di marketing alimentare e di ristorazione, per approfondire le conoscenze enogastronomiche e i luoghi di consumo del cibo, al fine di fronteggiare la concorrenza e migliorare la qualità dell’offerta sia ai cittadini locali, che iniziano a scoprire il “piacere” del “mangiare fuori”, sia ai turisti.

Erbil, infatti, grazie al patrimonio storico - culturale e all’attuale boom economico, si prepara ad accogliere un flusso sempre maggiore di turisti che provengono tanto dal resto dell’Iraq quanto dal resto del mondo che sta scoprendo le bellezze e le opportunità di un’area per troppo tempo dimenticata e tenuta lontana dagli avvenimenti bellici. Di certo i curdi, proverbialmente ospitali, non vogliono arrivare impreparati all’appuntamento con i nuovi visitatori.

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Fonte: AKNEWS

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DITEC IN IRAQ: PORTE AUTOMATICHE MADE IN ITALY




Significativa commessa per l’azienda italiana Ditec in Iraq La nota impresa, leader nel settore degli ingressi automatici e presente in oltre 74 paesi nel mondo, fornirà le proprie porte per l’apertura di una grande concessionaria Toyota nella città di Baghdad.

Come reso noto da un comunicato stampa diffuso dalla società, le porte installate saranno le Sector, le più gettonate dalle concessionarie automobilistiche, grazie agli standard qualitativi dei materiali che le rendono affidabili per le differenti esigenze di installazione in ambienti sia residenziali che commerciali.

La scelta del marchio Dietc conferma la crescente richiesta da parte del mercato iracheno di prodotti di alta qualità per la ricostruzione del paese, soprattutto in termini di durata e sicurezza.

Solidità, componenti tecnici ed elettronici affidabili, motorizzazione e bilanciamento integrati nella carpenteria, capacità di controllare il passaggio in entrata e in uscita e ottimizzazione dei consumi energetici sono infatti le caratteristiche vincenti delle porte flessibili automatiche Ditec e che hanno permesso al Made in Italy di vincere la concorrenza in questo settore.

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Fonte: DITEC – DIRECT INDUSTRY

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KIRKUK: CAPITALE DELLA CULTURA IRACHENA PER IL 2010


È Kirkuk la capitale della cultura irachena per l’anno 2010. Dopo Babel nel 2008 e Bassora nel 2009 è la volta della cittadina che molti curdi hanno soprannominato la Gerusalemme del Kurdistan e che, data anche la presenza del più grande giacimento petrolifero del paese, è stata spesso al centro di contese economiche, politiche e sociali. La città, che si trova a nord dell’Iraq a circa 250 km dalla capitale Baghdad, è stata scelta in quanto rappresenta un importante centro per la diversità culturale. Kirkuk è difatti la città più multietnica di tutto l’Iraq.

Qui quasi tutti parlano 4 lingue:curdo, arabo, turcomanno e assiro; «Kirkuk è la città della tolleranza: ognuno ha il diritto di scegliere la propria lingua nei 1.400 istituti, ma è obbligato a studiarne un'altra.

La reciproca comprensione è garantita, come l'uniformità dei testi di studio», ha spiegato l'assessore all'Istruzione della provincia. Le iniziative per la celebrazione della città partiranno proprio nel corso del mese di aprile. Per gli eventi sono stati stanziati dal Ministero di competenza oltre 300 milioni di dinari iracheni per organizzare attività che riflettano la diversità dei gruppi etnici e promuovino la cultura della convivenza e della solidarietà. «Si tratta di un importante messaggio per l'Iraq e la popolazione di Kirkuk », ha dichiarato Rakan Saeed Al-Juburi, vice governatore di Kirkuk.

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Fonte: AKNEWS – Aswat al-Iraq

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IRAQ: SOCIETÀ OLANDESE INVESTE A BASSORA


La compagnia olandese IPS investe in Iraq. Il governatore della città di Bassora, Shaltagh Abboud al-Mayyah, ha incontrato domenica 4 aprile i rappresentanti della società per discutere i progetti di investimento in programma per la città a sud dell’Iraq, a circa 590 km dalla capitale Baghdad.

Gli investimenti riguarderanno il settore ambientale, con specifico riferimento al trattamento delle acque reflue e alla disciplina degli scarichi urbani, con la costruzione di impianti per la depurazione delle acque e la realizzazione di dighe. Discussa in particolare la progettazione di una diga sul Shatt al-Arab, il fiume del sud-est dell’Iraq, lungo circa 193 km formato dalla confluenza dei fiumi Tigri ed Eufrate.

La delegazione della compagnia olandese, in visita a Bassora, ha manifestato particolare interesse a partecipare alla realizzazione di progetti atti a migliorare le reti fognarie della città irachena.

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Fonte: Aswat Al-Iraq

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IRAQ - ITALIA: COOPERAZIONE PER PROGETTI IDRICI


Il Ministro delle Risorse Idriche iracheno ha avviato, lo scorso lunedì 29 marzo, la negoziazione con compagnie italiane per lo studio di progetti inerenti la gestione delle risorse idriche in Iraq.

Discusse le linee politiche ed economiche in materia da attuare in futuro nel Paese, comprese le variabili esogene derivanti dai cambiamenti climatici.

Tra gli investimenti delineati per potenziare lo sviluppo delle risorse idriche sono previsti: costruzione di grandi e piccole dighe, progetti per il recupero del territorio e la gestione delle acque, introduzione di moderni metodi di irrigazione come quello 'a goccia' e 'a sprinkler', particolarmente adatto quest'ultimo per i terreni sabbiosi.

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Fonte: AKNEWS - Eye media company

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IRAQ: RADDOPPIATE LE UNITÀ ABITATIVE


L'Iraq raddoppia il numero delle unità abitative da costruire nel Paese, a seguito del forte interesse manifestato dalle compagnie internazionali, intenzionate a vincere le gare d'appalto. Passa così da 500.000 a 1.000.000 il numero delle nuove abitazioni da costruire entro i prossimi tre anni, al fine di soddisfare la carenza di alloggi in tutto l'Iraq dovuta alle devastazioni subite negli anni della guerra.

Lo ha reso pubblico, in una nota stampa all'agenzia Reuters, il presidente della Commissione Nazionale degli Investimenti irachena, Sami al-Araji, che ha dichiarato l'intenzione da parte del Governo di riformare la legge sugli investimenti per consentire alle compagnie straniere il conseguimento della proprietà dei terreni per i progetti e creare le condizioni favorevoli per attrarre maggiori investimenti esteri.

Sono oltre 100 le imprese che hanno già inviato proposte di partecipazione, determinate a non perdere le opportunità che derivano dal processo di ricostruzione e sviluppo in territorio iracheno.

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Fonte: Reuters - Arab Times

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KURDISTAN IRACHENO: NUOVO AEROPORTO A ERBIL




Sarà inaugurato ufficialmente a giugno 2010 il nuovo aeroporto internazionale di Erbil, capitale della Regione Autonoma del Kurdistan iracheno.

Con una pista lunga 4.800 mt, 16 gate e 20 check-in il nuovo aeroporto si candida ad essere uno degli aeroporti più importanti in tutta l'area del Medio Oriente. Progettato dalla compagnia britannica Scott Group PLC, l'Erbil International Airport rappresenta, in termini di trasporto, commercio, tecnologia e turismo, un fattore significativo per lo sviluppo dell'intera Regione.

La nota sicurezza di cui gode il Kurdistan iracheno e il suo rapido sviluppo, che ne fanno il naturale gateway per il resto dell’Iraq, hanno negli ultimi anni attratto maggiori investimenti esteri, generando un traffico di passeggeri che, nel medio -lungo periodo non potrà più essere gestito solo dal vecchio aeroporto.

Come dichiarato dallo stesso direttore Generale, Stafford Clarry, «l'obiettivo principale della costruzione del nuovo aeroporto di Erbil è quello di sostenere la crescita della Regione del Kurdistan» e svolgere un ruolo importante nel collegare Oriente e Occidente, occupando nel tracciato dei voli una posizione strategica.

L’aeroporto, costruito nel rispetto delle specifiche norme internazionali in materia aeroportuale riducendo ulteriormente l’impatto ambientale, è dotato di strutture e sistemi tecnologicamente avanzati e che hanno tenuto in conto le caratteristiche climatiche della Regione.

La lunghezza e la larghezza delle piste, infatti, è stata progettata per offrire la massima flessibilità e gestione degli aeromobili più grandi e pesanti nei giorni in cui la densità dell’aria è molto bassa a causa delle temperature estremamente elevate, e si pertanto richiedono atterraggi più sicuri.

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Fonte: KURDISH GLOBE - INDIPENDENT KURDISTAN JOURNALISM

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240 IMPRESE IRACHENE APRONO AGLI INVESTITORI ESTERI




L’Iraq ha urgente bisogno di investimenti stranieri. 240 le aziende irachene che hanno manifestato interesse ad aprire agli investitori esteri con una partecipazione sino al 50%, nel corso dei prossimi cinque anni.

È quanto dichiarato dal Sottosegretario del Ministero dell’Industria e dei Minerali iracheno, Adel Kareem, che ha ribadito l’importanza per il Paese della partecipazione strategica delle imprese internazionali.

Le compagnie irachene aperte alle possibili partnership appartengono ai settori più importanti e determinanti allo sviluppo e modernizzazione dell’Iraq. Richieste soprattutto cooperazioni nell’ambito dei materiali da costruzione, cemento, prodotti petrolchimici, e alimentari.

La Francia ha già accolto l’invito: un consorzio francese investirà 164 milioni di dollari per una fabbrica di cemento nella città di Karbala.

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Fonte: KURDISH GLOBE - INDIPENDENT KURDISTAN JOURNALISM

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AVEVA GROUP IN IRAQ CON SIDCCO


Aveva Group Plc, società britannica leader mondiale nel software per l’ingegneria e progettazione di sistemi impiantistici per le industrie, investe in Iraq.

Il gruppo è stato scelto dalla compagnia SIDCCO (State Industrial Design and Consultation Company) di proprietà del Ministero dell’industria e dei minerali, per partecipare alla realizzazione di progetti che richiedono soluzioni e applicazioni di ingegneria avanzata.

Louay Dahmash, Vice Presidente della divisione Aveva Medio Oriente, ha così commentato la news: «Aveva espande la propria presenza in Medio Oriente, nonostante la recessione economica. Siamo molto entusiasti di entrare in un mercato promettente e di partecipare ai progetti di ricostruzione in Iraq con SIDCCO».

La società si occuperà dello studio, progettazione e sviluppo di applicazioni integrate per l’impiantistica, supportando il ciclo di vita di tutti gli impianti previsti dai progetti.

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Fonte: AMEinfo.com

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