IRAQ: ITALIA E AUSTRALIA PARTECIPANO ALLA COSTRUZIONE DI DIGHE
Il Ministero Iracheno delle Risorse Idriche ha ufficialmente invitato le compagnie
italiane e australiane a prendere parte ai progetti previsti dal governo per la
realizzazione e ristrutturazione di dighe nelle diverse province irachene, per rilanciare
l’irrigazione agricola del Paese.
Lo ha reso noto, lo scorso sabato 24 aprile, il consulente del suddetto Ministero,
al-Jaber Hassanein, precisando che il Ministero è già in trattativa con circa 20 aziende
dell’ Italia e dell’ Australia con esperienza nel settore della ricostruzione di dighe e
riabilitazione degli impianti già esistenti.
Nello specifico, le imprese italiane sono state incaricate di supervisionare i primi lavori
di riabilitazione della diga di Kut, con dispositivi di propulsione e di sviluppo di uscite meccaniche.
L’ Iraq possiede decine di dighe che hanno bisogno di particolare manutenzione soprattutto
nelle province di Mosul e Wassit.
La progettazione delle dighe era iniziata sotto il vecchio
regime, trascurandone l’uso per il i settori dell’agricoltura e dell’irrigazione.
Ad oggi, il Ministero delle Finanze iracheno ha già stanziato 75,5 miliardi di dinari iracheni
per la costruzione di piccole e grandi dighe, opere complementari e la riabilitazione di quelle
già esistenti nel nord e nelle zone centrali e del sud del Paese.
Martedì 27 è stato intanto firmato dal Ministero Iracheno delle Risorse Idriche un contratto
per la costruzione di una diga nella provincia settentrionale di Diala
per un costo di 30 miliardi di dinari iracheni.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- IRAQ: IMPRESE RUSSE INVESTONO A WASSET
Un gruppo di aziende russe investirà nella provincia
irachena di Wasset, per un valore complessivo di
100 milioni di dollari.
Una delegazione, portavoce del gruppo delle imprese russe,
in visita nella provincia, ha dichiarato che le società sarebbero
interessate a investire nei settori dell’agricoltura, dell’industria,
della sanità e dell’edilizia abitativa.
Espressa anche la volontà a
partecipare alla costruzione di nuovi ospedali. La provincia di Wasset
si è già impegnata a fornire tutti i servizi necessari ad accogliere le
compagnie e garantire la sicurezza indispensabile per i dipendenti
della stesse.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- IRAQ: DIVERSIFICARE L’ECONOMIA E INVESTIMENTI ESTERI
Attrarre gli investimenti esteri, ridurre la burocrazia, proporre un
modello misto di “production sharing” per recuperare le imprese
di proprietà di stato: sembra questa la ricetta per il futuro dell’Iraq,
atta a promuovere un’economia variegata e non basata esclusivamente
sul petrolio.
Lo ha dichiarato Sami al-Araji, presidente della Commissione Nazionale
per gli Investimenti in Iraq, (NCI)nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia
di stampa Reuters, confermando la volontà a portare avanti lo sviluppo
dell’economia del Paese, in attesa della formazione definitiva del governo
dopo le elezioni dello scorso 7 marzo: «Qualunque sia il prossimo governo
iracheno, e chiunque lo guiderà, le riforme economiche volte a creare
un’economia diversificata non verranno abbandonate».
La NCI ha già individuato 750 progetti nel settore delle infrastrutture
per un valore complessivo di 600 miliardi di dollari, gran parte dei
quali sono già stati inseriti nel piano di sviluppo quinquennale approvato.
I progetti spaziano dalla costruzione di centrali elettriche, alle strade,
dai ponti agli ospedali, dagli impianti per il trattamento delle acque
all’edilizia residenziale, per citarne solo alcuni.
Nel facilitare le compagnie straniere a investire, sarà importante,
come affermato dallo stesso Sami al-Araji, porre mano alla riduzione
della burocrazia che ad oggi rappresenta il maggior ostacolo agli investimenti
esteri.
Per quanto riguarda le imprese di proprietà dello stato, l’obiettivo non
è quello di dismetterle o venderle completamente agli investitori esteri,
bensì attuare un sistema di production sharing. Si tratta in sostanza di un
modello di “condivisione della produzione”, in cui alle compagnie straniere viene
chiesto di riabilitare e riavviare le imprese irachene di proprietà dello Stato,
divendone i profitti con il governo.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- FRANCIA: PRINCIPALE PAESE EUROPEO A INVESTIRE IN IRAQ
Nell’ultimo anno la Francia si è impegnata in modo significativo a sostenere
l’ingresso delle sue imprese nel mercato iracheno, contribuendo con investimenti
esteri diretti allo sviluppo dell’economia dell’Iraq.
A confermarlo è il portavoce del governo iracheno Ali Al-Dabbagh, che ha dichiarato
in questi giorni come sia proprio la Francia il primo paese, tra quelli europei, ad aver
maggiormente contribuito alla ricostruzione del Paese. Solo negli ultimi mesi sono state
oltre 60 le compagnie francesi che hanno deciso di investire in Iraq, partecipando alla
realizzazione di importanti progetti legati alla modernizzazione delle infrastrutture,
rese fatiscenti dai lunghi anni di assedio e guerra.
Precisa Al-Dabbagh: «Le società francesi hanno avuto un ruolo preciso nello sviluppo
della realtà economica e degli investimenti durante l'ultimo periodo, seguite dagli Stati
Uniti, l'Iran e la Gran Bretagna, in particolare per quanto riguarda il settore degli alloggi,
i progetti di ricostruzione e quello dei trasporti».
Uno degli ultimi investimenti francesi è firmato Lafarge. Il colosso francese e maggior
produttore al mondo di cemento ha investito 600 milioni di dollari per aggiornare la
produzione di due aziende di cemento irachene. Le due aziende, che sono situate nella
città settentrionale curda di Sulaimaniya, produrranno 5 milioni di tonnellate di cemento
all’anno.
Le parti hanno inoltre firmato un memorandum d’intesa, per il settore dell’edilizia
abitativa, in base al quale la società francese Lafarge venderà la produzione di cemento
al Ministero iracheno che sovraintende alla costruzione degli alloggi.
Lo scorso marzo un’altra convezione è stata firmata tra il Governo francese e il
Governo iracheno, al fine di incentivare gli scambi e la cooperazione economica
tra i due paesi.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- MAJIDI MALL: IL NUOVO VOLTO DI ERBIL
The shopping Paradise! 135.000 mq di spazio di vendita al dettaglio
su 3 piani, 20 ristoranti fast-food e caffè, 1 pista da bowling a sei corsie,
1 area giochi per bambini, 2 piani interamente dedicati alla moda uomo,
donna e bambino, 1 parcheggio per 2.500 veicoli Inaugurato il 27 novembre
scorso, Majdi Mall è il polo commerciale dedicato allo shopping di lusso,
sulla strada per Koya, nella parte est di Erbil, capitale della Regione Autonoma
del Kurdistan Iracheno.
Un interessante video, realizzato in collaborazione
con il gruppo Hewa, illustra nel dettaglio la storia, la progettualità e
l’importanza del centro commerciale, evidenziando il nuovo ruolo strategico
di Erbil come una delle nuove capitali dello shopping in Iraq e in tutto il Medio Oriente.
I negozi, all’interno di Majidi Mall, offrono una vetrina di marchi internazionali
e note griffe, che arrivano in Iraq per la prima volta: Mango, Adidas, Calvin Klein Jeans,
Diesel, Puma, Nike, Ecco, Aizone, Mavi Jeans, Gap, Zen Diamonds, Guess, G-Star,
Barshka, Levis, Triumph, Swiss Time, LG, Tissot, Longines, Coca Cola, Sprite,
Pepsi, Kelloggs, Barilla, Knorr, Maggi, Colgate-Palmolive, Dove, Nivea per citarne solo alcuni.
Decora l'esterno dell'edificio e l'ingresso principale una singolare torre con orologio che i piloti
hanno già battezzato come il "Big Ben di Erbil".
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- RIPARTE IL TURISMO A SUD DELL'IRAQ: TERRE ENTIÈRE APRE A NASSIRIYA
Terre Entière, il tour operatour francese specializzato in viaggi turistici culturali
e religiosi, ha aperto una nuova filiale nella città irachena di Nassirya, puntando
a riportare i turisti occidentali nella terra dei due fiumi Tigri e Eufrate, dove ha
avuto inizio la civiltà.
Dopo i tours organizzati nel Kurdistan Iracheno, dove è presente con la propria
agenzia locale "Babel Tours" ad Ankawa vicino a Erbil, Terre Entière è pronta
ad offrire un nuovo percorso culturale, a sud dell'Iraq, che ha chiamato
"Mesopotamia: nascita della storia".
Il primo viaggio si terrà dal 6 al 19 giugno prossimo; i successivi avverranno
regolarmente ogni 3 settimane a partire da settembre.
Nove giorni, al costo di 2.500 euro, nella regione che il direttore dell'agenzia,
Hubert Debbash, ama definire paradiso d'Oriente, attorno alla capitale della
provincia di Dhi Qar.
Qui le dinastie che si sono succedute hanno avuto a che
fare con il materiale più fragile della Mesopotamia e con l'assenza di roccia,
portandole a costruire non opere imponenti come quelle delle civiltà confinanti
(Egitto), ma a inventare l'arte della finezza offrendosi in tutta la sua delicatezza
e bellezza. È la zona dell'antica capitale sumera in cui sorge la celebre Ziggurat
risalente al III secolo a.C. I turisti saranno accompagnati da un archeologo a
visitare una delle culle delle civiltà, Ur dei Caldei, il luogo dove, secondo la Bibbia,
nacque Abramo e che ha mantenuto la sua importanza di vitale centro urbano fino
alla conquista di Alessandro Magno. Altre tappe d'obbligo del tour saranno la città
di Babilonia e la caratteristica regione delle paludi:un ecosistema unico al mondo e
che per decenni è rimasto chiuso ai visitatori, utilizzato negli anni della guerra come
guerriglia contro il regime di Saddam Hussein.
La popolazione locale ha manifestato già i primi entusiasmi per la ripresa del turismo nella
parte meridionale del paese. Commenta Hubert Debbash nel corso di un'intervista in merito
ai nuovi progetti in Iraq : "Per i nostri amici nella regione è un evento atteso.
Dopo anni di deserto e di notte, questa visita è considerata una fonte di gioia e di rinascita".
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- IRAQ: PROGETTO PER SVILUPPO MULINI
Il Ministero del Commercio Iracheno ha elaborato un piano integrato per
innovare l’attività dei mulini e migliorare la qualità della farina prodotta,
invitando le imprese specializzate e di alta tecnologia a prendere parte al progetto.
20 società arabe hanno già espresso l’intenzione di voler partecipare attivamente
e investire nelle forniture per lo sviluppo dei mulini.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- IRAQ: ENI E EXXON MOBIL IN TRATTATIVA PER GESTIONE RISORSE IDRICHE
Il Ministero Iracheno del Petrolio ha reso noto in questi giorni
che un importante progetto per la gestione delle risorse idriche
dovrà essere avviato nel sud dell'Iraq, per far fronte ai problemi
che condizionano lo sviluppo dei giacimenti petroliferi.
Capofila del progetto è l'americana Exxon Mobile che,
secondo le dichiarazioni dell'amministratore delegato
Rex Tillerson, sta ancora valutando i termini e le condizioni
della propria partecipazione. Al progetto, del valore di parecchi
miliardi di dollari, dovrebbero prendere parte, oltre al colosso
USA, anche l'italiana ENI che opera sul giacimento di Zubair,
la russa Lukoil, la cinese China National Petrolum e la malese Petronas.
Il progetto è stato studiato per poter produrre quotidianamente dai
10 ai 12 milioni di barili d'acqua, da reiniettare nel sottosuolo dei
giacimenti interessati. L'utilizzo di questa tecnica
permetterà di mantenere la pressione nel giacimento, riducendo
nello stesso tempo l'impatto ambientale.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ETIHAD AIRWAYS: AL VIA LE ROTTE PER BAGHDAD E ERBIL
La compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti, Etihad Airways,
ha annunciato che dal prossimo 26 aprile riprenderà i collegamenti
fra Abu Dhabi e Baghdad. Previsti 5 voli a settimana operati con
Airbus 320.
Dal 1° di giugno sarà coperta anche la tratta a nord
dell’Iraq con voli operativi su Erbil, capitale della Regione Autonoma
del Kurdistan iracheno. James Hogan, CEO di Etihad Airways, ha così
commentato la notizia: «Siamo impegnati a costruire e rafforzare i
legami nella nostra regione e siamo lieti che Etihad sarà la prima compagnia
degli EAU a volare in Iraq.
Ci aspettiamo una forte domanda su tali rotte,
in particolare da parte di chi viaggia per affari».
Secondo uno studio condotto da “UN-HABITAT”, l’agenzia degli Stati Uniti che si occupa dello studio e programma degli insediamenti umani promuovendone uno sviluppo urbano sostenibile, l’Iraq è in pieno fermento nella costruzione di case e unità abitative per soddisfare la pesante carenza di alloggi.
Si stima che circa il 60% delle case nella sola capitale Baghdad hanno bisogno di importanti ristrutturazioni e che le zone periferiche e disagiate di Sadr City e Ur necessitano di interventi urgenti.
Il 2010 è pertanto l’anno decisivo in cui i governi locali di tutto il paese stanno cercando di affrontare il fabbisogno degli alloggi, con l’attuazione di numerosi progetti e il ricorso a investimenti pubblici e privati con significative partecipazioni estere da parte delle compagnie interessate alla ricostruzione. Maysan, Wasit, Muthanna, Qadisiyah, Bassora, Najaf, Dhi Qar e Diyala sono alcune delle città irachene che rientrano nei piani di sviluppo annunciati per l’anno in corso. Le opere edili più grandi sono in programma per Baghdad.
IRAQ: APPROVATA NUOVA COMPAGNIA PETROLIFERA DI STATO
Si chiama Midland Oil Company ed è la neonata compagnia petrolifera di stato irachena.
L’approvazione è arrivata martedì 13 aprile dal Consiglio dei ministri iracheno destinando
85.000 dollari per i lavori di avvio. Si tratta della quarta compagnia statale che, affiancandosi
alle 3 attive - North Oil Company, South Oil Company e Maysan Oil Company – si occuperà
dello sviluppo dei giacimenti localizzati nell’area centrale dell’Iraq.
La gestione di questa zona,
che comprende la capitale Baghdad e le province limitrofe come Anbar, Babil, Diyala, Diwaniyah,
Karbala e Wasit, permetterà all’Iraq di portare avanti il piano strategico di aumento del greggio.
Dopo aver firmato, nel 2009, 10 accordi petroliferi con le major internazionali, tra cui l’italiana Eni,
ora l’obiettivo è quello di quadruplicare in 7 anni la produzione attuale di greggio
che è pari a 2,4 milioni di barili al giorno.
AUSTRALIA PRONTA A COLLABORARE E INVESTIRE IN KURDISTAN
Una delegazione australiana, guidata dal Presidente della Camera
di Commercio e dell’Industria Ray Najar, è in visita nella Regione
Autonoma del Kurdistan, nella provincia di Dahuk.
per discutere le reciproche iniziative finalizzate a migliorare
gli scambi commerciali e le relazioni tra i due paesi.
La delegazione ha manifestato particolare interesse per gli investimenti
nel settore agricolo: esaminato ad esempio il caso della fornitura di
grano e di sementi per ortaggi necessari a potenziare l’agricoltura
nei 4.500 villaggi distrutti o danneggiati ai tempi del regime di Baath.
Ray Najar conferma inoltre la volontà a collaborare e investire anche
in altri settori, incoraggiando le società australiane a cogliere
le opportunità di business nella Regione e nel resto dell’Iraq.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- GULF AIR SI ESPANDE NEL KURDISTAN IRACHENO
Gulf Air, la compagnia di bandiera del Regno di Bahrain, rafforza la propria presenza in Iraq ed
estende la propria rete di voli nella Regione Autonoma del Kurdistan.
La compagnia, che quest’anno festeggia il suo 60° anniversario con circa 56
destinazioni in tutto il Medio Oriente, Asia, Europa e Africa, inserirà tra le rotte,
entro la fine del 2010, la città di Sulaimanya.
La scelta di servire la seconda città più importante del Kurdistan, dopo la capitale Erbil,
rientra nel piano strategico di espansione di Gulf Air in Iraq, investendo nel grande mercato
dell’aviazione irachena non ancora del tutto esplorato.
Tra gli obietti strategici c’è quello di aumentare la frequenza giornaliera dei voli regionali
già attivi su Baghdad, Najaf e Erbil, in risposta al flusso di visitatori del Bahrain verso
zone prima inaccessibili e ora più sicure e aperte al turismo.
Sino al 2009, la maggior parte dei visitatori provenienti dal Bahrain erano pellegrini sciiti
desiderosi di visitare i santuari nelle città meridionali di Najaf e Karbala.
Oggi il Kurdistan, oggetto di attrazione per gi uomini d’affari, è stato strategicamente
inserito tra le mete turistiche più popolari del Medio Oriente e potrebbe nel vicino
futuro determinare un aumento dei cittadini del Bahrain che desiderano visitare la Regione.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- IRAQ: WASIT INVESTE NEL TURISMO
Un complesso turistico, del valore di 1 miliardo di dollari,
sarà realizzato nella provincia irachena di Wasit.
La struttura, che sarà costruita nei pressi della cittadina Al-Kut,
a circa 100 miglia a sud-est di Baghdad, si estenderà su un'area
di 500.000 mq e comprenderà hotel, villette, piscine, un anfiteatro,
un parco divertimenti e altre aree di accoglienza per i turisti.
Lo ha reso noto in questi giorni il Ministero del turismo iracheno,
precisando che il Governatorato della provincia di Wasit
ha invitato le compagnie straniere a partecipare al progetto
con investimenti diretti, unendosi agli investitori locali già
interessati alla costruzione delle varie opere
.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- KURDISTAN IRACHENO: BOOM RISTORAZIONE A ERBIL
È in piena espansione il settore della ristorazione nella capitale curda Erbil.
Negli ultimi 10 anni, la città e la sua provincia hanno visto fiorire ristoranti e fast-food,
registrando un bilancio positivo e per il segmento del food e
dell’ospitalità, allargata alle attività di turismo e delle strutture ricettive, specie
quelle alberghiere. Secondo le stime dell'ultimo censimento, il significativo
aumento della popolazione – quasi 1 milione in soli sei anni – ha avuto un impatto
rilevante nella nascita di nuovi ristoranti e hotel.
Una crescita accolta positivamente da parte degli stessi proprietari dei ristoranti storici,
che hanno manifestato ottimismo per la diffusione dei locali nel Governatorato di Erbil,
segno di una più ampia crescita economica di tutta la Regione.
Manifestata al contempo la necessità di formarsi e apprendere strategie di marketing
alimentare e di ristorazione, per approfondire le conoscenze enogastronomiche e i luoghi
di consumo del cibo, al fine di fronteggiare la concorrenza e migliorare la qualità dell’offerta
sia ai cittadini locali, che iniziano a scoprire il “piacere” del “mangiare fuori”, sia ai turisti.
Erbil, infatti, grazie al patrimonio storico - culturale e all’attuale boom economico, si prepara
ad accogliere un flusso sempre maggiore di turisti che provengono tanto dal resto dell’Iraq
quanto dal resto del mondo che sta scoprendo le bellezze e le opportunità di un’area per
troppo tempo dimenticata e tenuta lontana dagli avvenimenti bellici.
Di certo i curdi, proverbialmente ospitali, non vogliono arrivare impreparati all’appuntamento
con i nuovi visitatori.
Significativa commessa per l’azienda italiana Ditec in Iraq
La nota impresa, leader nel settore degli ingressi automatici
e presente in oltre 74 paesi nel mondo, fornirà le proprie
porte per l’apertura di una grande concessionaria Toyota
nella città di Baghdad.
Come reso noto da un comunicato
stampa diffuso dalla società, le porte installate saranno le Sector,
le più gettonate dalle concessionarie automobilistiche, grazie
agli standard qualitativi dei materiali che le rendono affidabili per
le differenti esigenze di installazione in ambienti sia residenziali che
commerciali.
La scelta del marchio Dietc conferma la crescente richiesta
da parte del mercato iracheno di prodotti di alta qualità per la ricostruzione
del paese, soprattutto in termini di durata e sicurezza.
Solidità, componenti tecnici ed elettronici affidabili, motorizzazione e
bilanciamento integrati nella carpenteria, capacità di controllare il passaggio
in entrata e in uscita e ottimizzazione dei consumi energetici sono infatti le
caratteristiche vincenti delle porte flessibili automatiche Ditec e che hanno
permesso al Made in Italy di vincere la concorrenza in questo settore.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- KIRKUK: CAPITALE DELLA CULTURA IRACHENA PER IL 2010
È Kirkuk la capitale della cultura irachena per l’anno 2010.
Dopo Babel nel 2008 e Bassora nel 2009 è la volta della cittadina
che molti curdi hanno soprannominato la Gerusalemme del Kurdistan
e che, data anche la presenza del più grande giacimento petrolifero
del paese, è stata spesso al centro di contese economiche, politiche
e sociali. La città, che si trova a nord dell’Iraq a circa 250 km dalla
capitale Baghdad, è stata scelta in quanto rappresenta un importante
centro per la diversità culturale.
Kirkuk è difatti la città più multietnica di tutto l’Iraq.
Qui quasi tutti parlano 4 lingue:curdo, arabo, turcomanno e assiro;
«Kirkuk è la città della tolleranza: ognuno ha il diritto di scegliere la
propria lingua nei 1.400 istituti, ma è obbligato a studiarne un'altra.
La reciproca comprensione è garantita, come l'uniformità dei testi di studio»,
ha spiegato l'assessore all'Istruzione della provincia.
Le iniziative per la celebrazione della città partiranno proprio nel corso
del mese di aprile. Per gli eventi sono stati stanziati dal Ministero
di competenza oltre 300 milioni di dinari iracheni per organizzare
attività che riflettano la diversità dei gruppi etnici e promuovino
la cultura della convivenza e della solidarietà. «Si tratta di un importante messaggio per l'Iraq
e la popolazione di Kirkuk », ha dichiarato Rakan Saeed Al-Juburi, vice governatore di Kirkuk.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- IRAQ: SOCIETÀ OLANDESE INVESTE A BASSORA
La compagnia olandese IPS investe in Iraq.
Il governatore della città di Bassora, Shaltagh Abboud al-Mayyah, ha incontrato domenica
4 aprile i rappresentanti della società per discutere i progetti di investimento in programma
per la città a sud dell’Iraq, a circa 590 km dalla capitale Baghdad.
Gli investimenti riguarderanno il settore ambientale, con specifico riferimento
al trattamento delle acque reflue e alla disciplina degli scarichi urbani, con la costruzione
di impianti per la depurazione delle acque e la realizzazione di dighe.
Discussa in particolare la progettazione di una diga sul Shatt al-Arab, il fiume del sud-est
dell’Iraq, lungo circa 193 km formato dalla confluenza dei fiumi Tigri ed Eufrate.
La delegazione della compagnia olandese, in visita a Bassora, ha manifestato particolare interesse
a partecipare alla realizzazione di progetti atti a migliorare le reti fognarie della città irachena.
Il Ministro delle Risorse Idriche iracheno ha avviato,
lo scorso lunedì 29 marzo, la negoziazione
con compagnie italiane per lo studio di progetti
inerenti la gestione delle risorse idriche in Iraq.
Discusse le linee politiche ed economiche in materia
da attuare in futuro nel Paese, comprese le variabili esogene
derivanti dai cambiamenti climatici.
Tra gli investimenti delineati per potenziare lo sviluppo
delle risorse idriche sono previsti: costruzione
di grandi e piccole dighe, progetti per il recupero
del territorio e la gestione delle acque, introduzione
di moderni metodi di irrigazione come quello
'a goccia' e 'a sprinkler', particolarmente adatto quest'ultimo
per i terreni sabbiosi.
L'Iraq raddoppia il numero delle unità abitative da costruire nel Paese, a seguito del forte interesse manifestato dalle compagnie internazionali, intenzionate a vincere le gare d'appalto.
Passa così da 500.000 a 1.000.000 il numero delle nuove abitazioni da costruire entro i prossimi tre anni, al fine di soddisfare la carenza di alloggi in tutto l'Iraq dovuta alle devastazioni subite negli anni della guerra.
Lo ha reso pubblico, in una nota stampa all'agenzia Reuters, il presidente della Commissione Nazionale degli Investimenti irachena, Sami al-Araji, che ha dichiarato l'intenzione da parte del Governo di riformare la legge sugli investimenti per consentire alle
compagnie straniere il conseguimento della proprietà dei terreni per i progetti e creare le condizioni favorevoli per attrarre maggiori investimenti esteri.
Sono oltre 100 le imprese che hanno già inviato proposte di partecipazione, determinate a non perdere le opportunità che derivano dal processo di ricostruzione e sviluppo in territorio iracheno.
Sarà inaugurato ufficialmente a giugno 2010
il nuovo aeroporto internazionale di Erbil, capitale della Regione Autonoma
del Kurdistan iracheno.
Con una pista lunga 4.800 mt, 16 gate e 20 check-in il nuovo
aeroporto si candida ad essere uno degli aeroporti più importanti
in tutta l'area del Medio Oriente.
Progettato dalla compagnia britannica Scott Group PLC, l'Erbil International Airport
rappresenta, in termini di trasporto, commercio, tecnologia e turismo,
un fattore significativo per lo sviluppo dell'intera Regione.
La nota sicurezza di cui gode il Kurdistan iracheno e il suo rapido sviluppo,
che ne fanno il naturale gateway per il resto dell’Iraq, hanno negli ultimi anni
attratto maggiori investimenti esteri, generando un traffico di passeggeri che,
nel medio -lungo periodo non potrà più essere gestito solo dal vecchio aeroporto.
Come dichiarato dallo stesso direttore Generale, Stafford Clarry,
«l'obiettivo principale della costruzione del nuovo aeroporto di Erbil è quello
di sostenere la crescita della Regione del Kurdistan» e svolgere un ruolo
importante nel collegare Oriente e Occidente, occupando nel tracciato
dei voli una posizione strategica.
L’aeroporto, costruito nel rispetto delle specifiche norme internazionali in materia
aeroportuale riducendo ulteriormente l’impatto ambientale, è dotato di strutture e
sistemi tecnologicamente avanzati e che hanno tenuto in conto le caratteristiche
climatiche della Regione.
La lunghezza e la larghezza delle piste, infatti, è stata
progettata per offrire la massima flessibilità e gestione degli aeromobili più grandi
e pesanti nei giorni in cui la densità dell’aria è molto bassa a causa delle temperature
estremamente elevate, e si pertanto richiedono atterraggi più sicuri.
240 IMPRESE IRACHENE APRONO AGLI INVESTITORI ESTERI
L’Iraq ha urgente bisogno di investimenti stranieri.
240 le aziende irachene che hanno manifestato interesse ad aprire agli investitori esteri
con una partecipazione sino al 50%, nel corso dei prossimi cinque anni.
È quanto dichiarato dal Sottosegretario del Ministero dell’Industria e dei Minerali iracheno,
Adel Kareem, che ha ribadito l’importanza per il Paese della partecipazione strategica
delle imprese internazionali.
Le compagnie irachene aperte alle possibili partnership appartengono ai settori
più importanti e determinanti allo sviluppo e modernizzazione
dell’Iraq. Richieste soprattutto cooperazioni nell’ambito dei materiali da costruzione, cemento,
prodotti petrolchimici, e alimentari.
La Francia ha già accolto l’invito: un consorzio francese
investirà 164 milioni di dollari per una fabbrica di cemento nella città di Karbala.
Fonte: KURDISH GLOBE - INDIPENDENT KURDISTAN JOURNALISM
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- AVEVA GROUP IN IRAQ CON SIDCCO
Aveva Group Plc, società britannica leader mondiale nel software
per l’ingegneria e progettazione di sistemi impiantistici per le industrie,
investe in Iraq.
Il gruppo è stato scelto dalla compagnia SIDCCO
(State Industrial Design and Consultation Company) di proprietà del
Ministero dell’industria e dei minerali, per partecipare alla realizzazione
di progetti che richiedono soluzioni e applicazioni di ingegneria avanzata.
Louay Dahmash, Vice Presidente della divisione Aveva Medio Oriente,
ha così commentato la news: «Aveva espande la propria presenza in Medio Oriente,
nonostante la recessione economica. Siamo molto entusiasti di entrare in
un mercato promettente e di partecipare ai progetti di ricostruzione in Iraq con SIDCCO».
La società si occuperà dello studio, progettazione e sviluppo di applicazioni integrate
per l’impiantistica, supportando il ciclo di vita di tutti gli impianti previsti dai progetti.